Ho sempre sentito dentro di me un senso di “inappartenenza” a questo mondo, uno sconforto profondo nel vedere come l’uomo possa essere ingiusto e cattivo nei confronti dei suoi simili e della natura. La guerra, la povertà, l’inquinamento, il maltrattamento degli animali, la deforestazione sono temi che sin da piccola hanno turbato il mio animo e mi sono spesso ritrovata a piangere apparentemente senza un motivo, solo perché mi sentivo così piccola e impotente di fronte a tale orrore. Per scappare da tutto questo mi sono rifugiata nell’arte, nei libri e nei sogni, vivendo in un mondo tutto mio e soffrendo e creando casini quando provavo ad “adattarmi” a cose, situazioni e persone che non facevano per me.
Poi è arrivato un momento nella mia vita, in cui tutto dentro me è cambiato drasticamente: la gravidanza. Il senso di maternità è sempre stato forte in me, tale addirittura da farmi pensare che la mia massima realizzazione come donna sarebbe avvenuta solo dopo aver avuto un figlio/a. Non immaginavo però che questo magico avvenimento mi portasse a fare i conti con tante situazioni irrisolte che avevo sotterrato in fondo al mio cuore. Così è scoppiato tutto fuori, è scoppiata la voglia di fare qualcosa di concreto per me stessa, per il mondo e per il benessere della vita che cresceva nel mio grembo.
Il mondo in cui avrebbe mosso i primi passi mia figlia non mi piaceva, così mi sono chiesta
“cosa posso realizzare per renderlo migliore?”
Con la consapevolezza di essere solo una piccola goccia nel mare, al secondo trimestre di gravidanza, ho investito le mie energie nella creazione di questo negozio con l’idea di creare un luogo di condivisione, di scambio e di sensibilizzazione attraverso non solo prodotti che possono aiutarci a ridurre il nostro impatto sull’ambiente ma anche attraverso il dialogo amorevole e il sostegno reciproco.
La Linfa vitale della piccola Ginevra che scalciava nella mia pancia mi ha dato la forza di non mollare davanti a tutte le difficoltà burocratiche, fisiche e finanziarie ma dopo un anno e mezzo di attività, nel 2023, sono stata costretta a chiudere il negozio fisico ma…non voglio ancora arrendermi! Questo mio piccolo sogno ha bisogno di essere alimentato dalla vostra speranza, per questo ho bisogno di voi che mi leggete, del vostro affetto e del vostro sostegno.
Questa è una lettera a voi e a me stessa, per non arrendermi, per non arrendersi e per sostenerci tutti come un’unica grande famiglia.